Ci sono luoghi,che solo a nominarli provocano una reazione di sbigottimento e di stupore,uno di questi è la Colombia.
A Febbraio vado in Colombia!
Cala il silenzio e già leggo nel pensiero dei miei amici (non tutti fortunatamente ) i consueti luoghi comuni:le FARC , le guerre civili, la droga e una velata tristezza per quello che mi potrà capitare.
Fortunatamente,i paesi cambiano “pelle” ed oggi la Colombia non è più il paese delle sparizioni di massa, degli omicidi quotidiani e di Escobar.
Dopo un passato violento, oggi si avverte forte il desiderio di riscatto.Spesso,infatti,mi sono sentita chiedere dai colombiani cosa ne pensavo del loro paese.Ed io ho sempre risposto con un sorriso a “32 denti”…..Colombia me gusta mucho!
Di questo paese si conosce ancora poco,è uno scrigno pieno di tesori,di bellezze naturali e culturali,ancora da scoprire .
I suoi tesori sono le cittadine coloniali, il deserto,le coste caraibiche,l’Amazzonia,i siti archeologici.
La Colombia è un paese immenso ed il mio viaggio di due settimane ha rappresentato solo un “assaggio”di questa meravigliosa terra.
Dove andare?Non è stato facile,perché la Colombia è tutta bella e non c’è un luogo che non meriti essere visitato.Per chi conosce il paese, può capire questa mia affermazione ma per chi non c’è mai stato vi racconto la mia scelta,la mia Colombia.
Ed ecco il mio cocktail “colombiano”:un pizzico di modernità costituito dalle città di Medellin e Bogotà,una spolverata di storia con le cittadine coloniali di Mompos e Cartagena,delle foglie del Parco del Tayrona e della Valle del Cocora ed infine una spruzzata colorata del carnevale di Barranquilla.
Uno degli aspetti che mi ha colpito di più di questo paese è stata la travolgente umanità ed il calore delle persone.
Ho visitato parecchi paesi e molti popoli,contagiati dal turismo di massa,hanno perso la loro autenticità.
I colombiani,forse a causa del loro lungo isolamento,no.Sono ancora aperti,allegri,hanno sempre voglia di fare festa e ballare.
La gente ti ferma,ha voglia di chiacchierare, ti sorride spontaneamente,e non passa indifferente se ti vede in difficoltà.
L’ultimo volta che ho fatto l’autostop?Mai.
A me è capitato di fare autostop perché la willis (jeep) che aspettavo per ritornare a Salento ritardava(o forse si era dimenticata)ed io mi ero stancata di aspettare.
Diego si è fermato spontaneamente e mi ha offerto un passaggio nella sua jeep.E così,in un limitato spagnolo,abbiamo intavolato una divertente conversazione.
In Colombia si può (con buon senso e solo in piccoli centri).
Moltissime le occasioni,durante l’anno, per far baldoria. La “feria di Cali”(patria della salsa)con sfilate di ballerini,concerti,il cui leitmotif è la salsa,“las ferias de las flores”ad agosto a Medellin o il carnevale di Barranquilla,il secondo carnevale più importante dell’ America Latina dopo quello di Rio de Janeiro.
A me Barranquilla non mi è piaciuta.Obiettivamente,è bruttina ma,durante il carnevale,si accende di colore e musica.
Da città anonima si trasforma in un luogo vibrante e pieno di energia.
Di questo viaggio,mi rimarranno impressi i colori delle case coloniali,le mille varietà di frutta,la sua splendida natura,la sua musica e,sopratutto la gente.
Il paese si sta aprendo al turismo e,complice anche il cambio favorevole,immagino che anche loro nel giro di qualche anno cambieranno,cosi come sta succedendo al popolo cubano.Consiglio,quindi di fare le valigie, lasciare a casa qualsiasi ansia,trovare un volo conveniente e partire alla scoperta di questo formidabile paese .
In attesa di un post,in preparazione,ricco di consigli io sono qui per qualsiasi tipo di informazioni .