Tre giorni a San Francisco:cosa vedere
Il desiderio di visitare San Francisco nasce parecchi anni fa e la “colpa” è di un vecchio telefilm “Le strade di San Francisco”.
Un cult poliziesco degli anni 80,ambientato, appunto,a San Francisco.
Tanti anni sono passati da allora,ed oggi posso raccontarvi la mia San Francisco e cosa vedere in tre giorni.
Pronti a partire con me!Non dimenticate una giacca a vento ed un pile.
Il clima cambia continuamente e può capitare,nel corso di una giornata,l’alternarsi freddo-caldo.
Consiglio,quindi, di vestirsi a strati.Il vento,spesso,è una costante.
San Francisco non ha un vero e proprio centro.
La città si presenta come un complesso di quartieri unici e diversi.
Ogni quartiere racconta ed evoca storie di lotte sociali,movimenti ed espressioni culturali.La beat generation,le lotte per i diritti dei gay di Milk ,i murales della comunità latina di Mission,lo spirito hippie di Asbury Heigts.
The first day
North Beach
A North Beach si respira aria di casa.È il quartiere italiano di San Francisco.
Ovunque locali dai nomi italiani, dove gustare un vero caffè ristretto o una pizza doc.
Per chi è affascinato,come me,dalla beat generation la City Lights Bookstore è una sosta obbligata.La City Lights Bookstore è stata fondata, nel 1953, da Ferlinghetti con lo scopo di creare un luogo in cui poter discutere non solo di letteratura ma anche confrontarsi su tematiche, piuttosto scomode per l’epoca,quelle sociali e politiche.
In libreria si discuteva mentre, più avanti,al Cafè Vesuvio,ancora aperto,i poeti della beat generation si ubriacavano.
Entrate in libreria,non limitatevi ad uno sguardo e via.
L’atmosfera che si respira è unica ed il fascino che suscita è,ancora,immutato nel tempo.
Passeggiando per North Beach, occhio ad un’installazione di libri aperti sospesi nel vuoto a forma di volo di uccello:Language of Birds.
Nel marciapiedi,sotto l’installazione,ci sono lettere e parole in inglese,cinese ed italiano che sembrano cadute dai libri.
Sullo sfondo,un bellissimo bellissimo murales.
Consiglio: tutti segnalano il brunch da Mama’s. Noi volevamo provare,ma abbiamo rinunciato. Una fila pazzesca!
Da North Tower sono visibili la Coit Tower e la Transamerican Pyramid.
Alla Coit Tower siamo arrivati a piedi (oggi non è più possibile).
Il percorso è piuttosto ripido, ma la sensazione che si prova salendo i ripidi scalini è emozionante….hai tutta San Francisco ai tuoi piedi!
Osservare un panorama mozzafiato della baia dalla Coit Tower in cima a Telegraph Hill è un’esperienza da non perdere.
Curiosa la storia della Coit Tower.
La torre, in stile art-decò, è stata finanziata alla fine dell’800, da una bizzarra signora Lilie Coit che aveva una strana passione: lo spegnimento d’incendi.Spesso,aiutava i pompieri a domare le fiamme e a loro dedicò la torre.
Al piano terra dei murales, realizzati nel 1934 da alcuni artisti studenti della California School of Fine Arts.
La Transamerican Pyramid dalla forma piramidale,è il simbolo del quartiere moderno Financial District.Questo grattacielo è come la stella polare.
La puoi osservare da qualsiasi punto della città.
Fisherman’s Wharf
Non mi ha entusiasmato particolarmente, mi ha dato la sensazione di artificiale.Nulla di genuino.Negozi, bar,ristoranti senza anima.Preferisco i quartieri che conservano ancora la loro “personalità”.
Di Fisherman’s Wharf quello che mi ha colpito di più è stato la colonia di leoni marini che popola la baia. Mi sono divertita tanto ad osservare questi animali tanto goffi,quanto aggressivi,spingersi per conquistare le piattaforme e godere del sole…..and The winner is
Cala il buio e San Francisco si veste di luce ….è ora di cercare un posticino dove mangiare. Non si può lasciare la città senza aver assaggiato il granchio.Approdo al Crab house con un certo scetticismo,consapevole che il posto è turistico.Non mi aspetto nulla di particolare ma mi sono ricreduta.
Consiglio di assaggiare il granchio, a me è piaciuto.
Ho trovato,anche,molto divertente il modo con cui si mangia.Sorseggiando un bicchiere di vino della Napa Valley ed armati di bavaglino,pinze e martello abbiamo vissuto una serata all’insegna delle risate.
Provare per credere!
The second day
Mission
Mission confina con Castro e Dolores Park.
Per questo consiglio di associare i due quartieri lo stesso giorno.
Mission è il cuore pulsante della comunità latina.Il quartiere è un tourbillon di musica,vitalità e,soprattutto,colore.Ogni spazio urbano è conquista della street art, una tela bianca che vibra di colore.
Entrare a Mission è come visitare una galleria d’arte a cielo aperto.
L’energia del quartiere mi ha spinto a non seguire un percorso particolare ma,di andare a zonzo,alla scoperta di angoli suggestivi,negozietti particolari ed osservare i meravigliosi murales.
Consiglio, di assaporare Mission senza fretta ma,se il tempo a disposizione è limitato, e volete avere un assaggio della street art del quartiere visitate Balmy Alley e Clarion Alley.Sono dei vicoli ricoperti interamente di murales.
Una sosta dolce al Dandelion Chocolate in Valencia Street.Scoperto casualmente. Attirata dall’odore di cioccolato e, golosa come sono, non potevo non entrare.Deliziosa la cioccolata calda ed i dolci.
Castro
Castro con le sue bandiere arcobaleno,simbolo dell’orgoglio gay,mi dà il benvenuto.
Il quartiere LGBT più conosciuto al mondo, reso ancora più celebre, dal film Milk in cui Sean Penn interpretava, Harvey Milk, il primo politico gay nella storia americana.
Oggi Castro si presenta come un quartiere vivace pieno di negozi eccentrici e cafè accoglienti ma mai, dimenticare,che Castro è stato teatro di grandi e difficili battaglie per i diritti degli omosessuali.
Da qui,è partita la scintilla che ha dato coraggio alle comunità omosessuali di tutto il mondo di “urlare” per i loro diritti.
Anche qui,come in Mission,decido di vivere questo quartiere passeggiando,senza una meta, stupendomi dell’energia e della libertà che si respira.
Se non avete tempo per lasciarvi travolgere dall’atmosfera di Castro, tre tappe principali del quartiere.
Dall’Harvey Milk Plaza parte la Castro Street.
Il Castro Theatre in stile Art Déco,il GLBT History Museum,primo museo USA dedicato alla storia ed alle battaglie per i diritti dei gay ed infine nel Human Rights Campaign Action Center & Store,dove sorgeva il negozio di fotografia di Harvey Milk.
Rapita da Mission e Castro il tempo è passato rapidamente.
Resta il tempo solo per una visita rapida di Haight Asbury, il quartiere hippy e per le Painted Ladies in Alamo Square.
La verità? Ad Haight Asbury ci sono passata velocemente in auto.
Mi dispiace non, aver potuto dedicare più tempo.E le Painted Ladies non mi hanno colpito particolarmente. San Francisco è piena di case vittoriane colorate.
Lombard Street
Nel cuore di Russian Hill la strada più tortuosa al mondo costeggiata da verdissime aiuole di ortensie: Lombard Street .
È unica al mondo con i suoi ripidi tornanti.Curioso assistere alle auto che, alla velocità di un bradipo, percorrono questa stretta strada.
Il tempo di una foto e via.
Chinatown
Se volete per un attimo dimenticare di essere in America,basta che entriate nella Chinatown di San Francisco.
Qui tutto vi parla di oriente.
Localini dove mangiare il Dim Sum sorseggiare un tè o visitare un tempio.
Il più famoso è il Dragon’s Gate, l’ingresso meridionale di Chinatown,che porta direttamente nella via principale dello shopping.
Non l’ho trovata particolarmente interessante.
L’unico rammarico,non aver avuto il tempo di visitare,la Golden Gate Fortune Cookie Factory.
Mi sarebbe piaciuto assistere alla preparazione dei famosi biscotti portafortuna cinesi che vengono serviti a fine pasto, con un messaggio all’interno di buon auspicio.
Union Square
La piazza principale di San Francisco.Il luogo dello shopping, delle boutique di lusso e dei negozi commerciali.
Non mi ha affascinato la zona. Manca di unicità,di originalità. Decido di provare l’esperienza Cable Car.
Da Powell Station,a due passi,da Union Square prendo il Cable Car.
Adrenalina a mille….stare in piedi,ed affrontare le ripide salite e discese di San Francisco.
The last day
Golden Gate Bridge
Quando pensi a San Francisco, il Golden Gate Bridge insieme ad Alcatraz rappresentano i “must” da vedere.
Non puoi tornare a casa, senza la classica foto con lo sfondo il famoso Golden Gate Bridge.
Il ponte si può attraversare a piedi,in bici (esistono dei tour organizzati) ed in auto.
Dopo la visita ad Alcatraz,lascio San Francisco, attraversando in auto, il Golden Gate Bridge.
Prossima fermata: Sausalito la Portofino d’America.
DOVE DORMIRE
Al Columbus Inn.
L’hotel è semplice,pulito ed in ottima posizione per scoprire la città a piedi o con i mezzi pubblici.
UNA SERATA PARTICOLARE
Al The Fillmore.Un locale leggendario per la città di San Francisco.Band internazionali hanno calcato il palcoscenico del Fillmore.
Al The Fillmore qualsiasi esibizione è garanzia di qualità.E dopo?l’intenzione era di cenare al Yoshis ,un locale giapponese adiacente al Fillmore.
Close!Alle 22 molti locali a San Francisco chiudono.Sorpresi?…..pure io.Quindi,consiglio di cenare prima del concerto.