Street art: il lato creativo del mercato della Vucciria di Palermo
Il mercato della Vucciria è un piccolo per gli amanti dello street art è un piccolo angolo di paradiso.
E’ un museo a cielo aperto dove arte e decadenza si intrecciano: muri abbandonati e facciate decadenti resuscitano dal loro grigiore per esplodere in mille colori rendendo questo luogo estremamente affascinante.
Del mercato storico della Vucciria di cui conservo memoria simile ad un suk arabo,una giungla di odori, sapori ed abbanniate (le urla dei venditori ambulanti per attirare l’attenzione sulle loro merci) resta solo un pallido ricordo.
Solo poche bancarelle e tanti localini dove la sera i giovani si incontrano per sorseggiare una birra.
Nel tempo la Vucciria ha cambiato volto e la sua trasformazione non mi è piaciuta.
Ci sono ritornata, dopo tanti anni per trascorrere una serata e sono rimasta – ammetto- profondamente delusa.
Dopo quell’ incursione notturna giurai a me stessa che non ci sarei mai più tornata fino alla scorsa settimana per scoprire la sua anima creativa.
Qui, negli anni, alcuni artisti locali hanno realizzato coloratissimi murales.
Questo congiuntamente alle numerose iniziative artistiche, sociali del comitato Vucciria ha contribuito a dare un volto diverso a questo luogo rendendolo affascinante.
Da appassionata di street art non potevo perdermi i murales della Vucciria così ci sono ritornata.
Per il mio “battesimo” post quarantena mi sono regalata un giro alla Vucciria per perdermi tra i suoi vicoli ed immortalare opere d’arte e saracinesche colorate.
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La mia passeggiata alla Vucciria a caccia di street art è stata bellissima, ho gironzolato senza una meta.
Mi sono infilata nei vicoli, curiosato all’interno di palazzi fatiscenti scoprendo magnificenza e, sopratutto – ammirato i murales che tappezzano questo luogo.
Solo io, la mia macchina fotografica al collo e qualche signora affacciata al balcone con cui scambiare un saluto ed un sorriso.
Che il tour dello Street art alla Vucciria abbia inizio…
Percorrendo via dell’ argenteria fino a Piazza Caracciolo è un susseguirsi di saracinesche chiuse abbellite da coloratissime opere di street art.
Ammirati i murales di Piazza Caracciolo girate a destra verso Piazza Garraffaello.
Tra palazzi fatiscenti, panni stesi e decadenza emerge il Genio di Palermo, una statua la cui identità è avvolta nel mistero con un corpo da giovane ed un volto da vecchio.
Il pioniere, colui che ha acceso la scintilla creativa della Vucciria è l’artista austriaco Uwe Jaentsch.
Qui a Piazza Garraffaello ha realizzato installazioni, spesso provocatorie per accendere i riflettori, un tentativo per accendere i riflettori sull’abbandono ed incuria del luogo.
Oggi molte delle sue opere non esistono più perchè il Comune di Palermo per mettere in sicurezza i palazzi pericolanti ha deciso ha deciso di “uccidere” l’arte.
Ha provveduto a delimitare l’area e cancellare le opere dell’artista. Per protesta, Jaentsch ha lasciato Palermo dopo diciannove anni e con lui se ne va un pezzo di cuore della Vucciria.
Nel frattempo il collettivo degli “artisti del cortile della morte” hanno invaso di murales il vicolo che si trova davanti la fontana del Garraffo.
Da qui parola d’ordine è perdetevi, ogni angolo nasconde un murales ed ogni scoperta sarà fonte di piacevole sorpresa.
Consiglio: se siete interessati all’ anima creativa della Vucciria vi suggerisco di andare di domenica quando c’è poca gente in giro, riuscirete così a godere di più dell’ atmosfera unica di questo luogo.
Buono a sapere
Dove
E’ all’interno del mandamento Castellamare, tra Piazza San Domenico, via Roma, Corso Vittorio Emanuele e la Cala.
Se amate lo shopping alternativo visitate Gharraf, piccola putía di ceramica ed artigianato e la Bottega del GenioH, laboratorio d’arte e d’artigianato entrambe in via Argenteria 21.
Mangiare non è un problema, qui troverete tutte le prelibatezze dello street food siculo.
E voi conoscevate l’ anima creativa della Vucciria?