Sicilia, il borgo fantasma di Poggioreale
Poggioreale è un borgo fantasma distrutto dal terremoto del 68 rimasto, nonostante le macerie, l’incuria e l’abbandono ancora ” in piedi”. In quest’articolo vi racconto la sua storia e come visitare questo luogo incredibile.
Immerso nella campagna siciliana, in provincia di Trapani nella Valle del Belice c’era una volta un piccolo paesino di nome Poggioreale.
Fondato nel 1642 dal marchese di Gibellina in contrada Bagnitelli, la vita in questo centro rurale è sembra trascorsa all’insegna della semplicità, in sintonia con la natura.
Un piccolo centro abitato con, sulla via principale, la sua scuola elementare, il municipio, una chiesa e le casette. Tutto sarebbe rimasto immutato se nella notte del 14 gennaio del 68 non fosse tremata la terra. Un terremoto violento cancellò Poggioreale.
Oggi la vecchia Poggioreale non esiste più, è un borgo fantasma. Ci sono i suoi ruderi, un silenzio spettrale interrotto dal fruscio del vento, il risuonare dei campanacci delle mucche e l’abbaiare dei cani.
Non c’è più traccia di vita, di quotidianità. Un luogo spettrale, per certi versi affascinante come può essere un borgo, fantasma.
Ma cosa è successo a Poggioreale?
Distrutto il vecchio centro abitato, il paese è stato ricostruito a pochi chilometri dai ruderi ma è talmente anonimo che vale la pena arrivare qui solo per visitare i suoi ruderi.
La storia di Poggioreale
Tutto ha inizio o sarebbe meglio dire ha fine il 14 gennaio 1968 con un violento terremoto che cancellò in un attimo decine di paesini della Valle del Belice.
Cosa vedere a Gibellina e dintorni in un giorno tra arte e storia
Tanti paese furono spazzati via , uno tra i tanti ancora “ in piedi” è , appunto il borgo fantasma di Poggioreale.
Le ghost town mi affascinano. Da tempo desideravo visitare il borgo fantasma di Poggioreale e finalmente oggi vi posso portare in Sicilia a scoprire il borgo fantasma di Poggioreale.
Visitare il borgo fantasma di Poggioreale
I ruderi di Poggioreale sono delimitati da un cancello chiuso. L’ ingresso è vietato ma esistono dei varchi da cui si può accedere. Il mio consiglio è che se non volete rischiare di prendere una multa è quello di prenotare una visita con Associazione Poggioreale Antica.
Passeggiando ed inoltrandosi sempre di più in un paesino rimasto miracolosamente in piedi tutto sembra prender vita. Colori, voci, odori prendono forma.
Davanti ai tuoi occhi c’è una signora che stende i panni, degli anziani giocano a briscola davanti al piccolo bar, i bimbi giocano in strada e una mamma urla dal balcone “ Peppuzzo basta jucari, si mancia. (Peppino basta giocare, si mangia).
Percorso il corso principale si arriva ad una grande piazza. Stupefacente la piccola fontana in cui l’acqua scorre nonostante tutto…
Una imponente scalinata conduce alla chiesa madre testimone di mille storie di felicità e tristezza dell’esistenza umana.
E’ ora di andarsene, vado via da questo luogo di sofferenza e morte con una riflessione sui nostri limiti verso non solo difronte la malattia o la vecchiaia ma anche rispetto al pianeta che, non dobbiamo dimenticare mai, siamo ospiti e non padroni.
Come arrivare ai Ruderi di Poggioreale
Da Palermo: scorrimento veloce che collega Palermo e Sciacca, uscita Poggioreale. Una volta arrivati a Poggioreale – il paese ricostruito dopo il terremoto- seguire le indicazioni per i ruderi.
Vi è piaciuta Poggioreale, conoscete altri borghi fantasma da suggerirmi? Aspetto da voi altri spunti.
Veronica
Che vergogna essere di Trapani e non aver mai visitato Poggioreale né sapere la sua storia. Devo proprio ringraziarti per questo articolo superinteressante e per avermi dato lo spunto di vedere questo borgo fantasma la prossima volta che sarò in Sicilia.
Deb di Valentino
Non sei la sola… io abito in Sicilia e l’ho visto solo recentemente.
Eliana
Non conoscevo questo borgo fantasma e devo dire che hai attirato molto la mia attenzione! Giusto secondo me visitarlo, anche per una questione di sicurezza, con un’associazione locale che propone anche una bella visita guidata. Da tenere presente quando tornerò in Sicilia!
Deb di Valentino
Ti aspetto in Sicilia!
Cristina
Le città fantasma sono belle da visitare ma se si pensa a tutto quello che c’era prima risultano tristi e vuote. Certo che è un peccato che non sia stata ricostruita dopo il terremoto, penso sarebbe stata una perla della sicilia
Deb di Valentino
Hai ragione ma hanno, comunque, un certo fascino. Raccontano storie, seppur tristi testimoniano il passato.