Non solo cosa fare a Stromboli ma questo mio racconto vi svelerà anche qualche “chicca” inusuale che ho scoperto grazie alla mia innata curiosità e desiderio di vivere esperienze diverse.
Da parecchio tempo desideravo visitare Stromboli ma spesso ho rimandato privilegiando destinazioni a lungo raggio.
Mi sono sempre ripetuta che l’avrei potuto fare in qualsiasi momento visto la vicinanza e che ci sarei potuta andare quando volevo.
E così sono passati gli anni…
Quest’anno a causa del Covid che ha costretto tutti a non varcare il confine italiano mi sono detta che era arrivato il momento giusto per realizzare questo mio piccolo desiderio.
In realtà non era la prima volta che visitavo Stromboli. Ci sono stata da piccola ma conservavo solo pochi ricordi sbiaditi.
Ma il suo fascino e bellezza selvaggia mi è stata spesso raccontata da mia madre che l’ha visitata 55 anni fa, praticamente una pioniera di quest’isola.
Oggi ancora conserva il suo fascino ma immaginate come doveva essere mezzo secolo fa.
Mi fa piacere condividere con voi un ricordo di mia madre per farvi immaginare la Stromboli di parecchi anni fa.
Mia mamma mi racconta che quando andò per la prima volta insieme a delle sue amiche non esisteva ancora il porto. La nave attraccava al largo e i passeggeri, per lo più isolani scendevano da una specie di scaletta in legno su dei barconi per essere trasportati sulla terraferma.
Poche case ristrutturate, molti ruderi, un solo hotel Il Miramare e il fascino di un’isola vergine resa ancora più particolare dal calore, ancora non contaminato dal turismo di massa dei pochi isolani che, con coraggio, rimasero nell’isola.
Stromboli infatti si spopolò tra il 1919 ed il 1950 per delle violente eruzioni. Molti abbandonarono l’isola per emigrare all’estero. Un grande esodo, da 2487 anime nel 1951 erano rimasti soltanto in 659.
Questa in pillole la Stromboli di ieri, oggi il suo volto rispecchia i nostri tempi.
L’isola, chiacchierando con i locali è cambiata, anche loro non sono più gli stessi. Il turismo di massa ha certamente contribuito all’economia locale ma disturba sopratutto gli anziani dell’isola che lamentano l’arrivo di centinaia di persone che a volte non comprendono la natura di Stromboli e pretendono di fare e di avere la stessa offerta e servizi di una grande isola.
A questi signori vorrei ricordare che Stromboli non è Ibiza e prima di visitarla sapere che è un lembo di terra speciale ed unica, non adatta a tutti.
Fortunatamente conserva ancora, seppur con difficoltà la sua magia.
Prima di raccontarvi tutto quello che c’è da fare e da non perdere assolutamente vi anticipo un suggerimento.
Stromboli è da assaporare senza stress e senza fretta. Non vi fate prendere dalla frenesia di voler visitare tutte le isole Eolie perchè vi perderete l’unicità di questo angolo di paradiso.
Il mio consiglio, quindi è di stare almeno 4 giorni e di viverla con calma gustando i suoi meravigliosi tramonti e la sua bellezza selvaggia.
Starei ore ore ad ammirare il maestoso vulcano o i panorami su Strombolicchio che offrono spettacoli straordinari e diversi in ogni momento della giornata. Non ci si stanca mai, credetemi.
Cosa non perdere assolutamente a Stromboli
Al primo posto La Sciara del Fuoco, un percorso di lava che scende fino al mare, uno spettacolo imperdibile di Madre Natura.
Ci sono due modi per ammirare La Sciara del Fuoco.
Il più comodo è dal mare in barca la sera, -a mio avviso- la più bella.
La barca parte nel tardo pomeriggio con sosta a Ginostra, una piccola frazione di Stromboli raggiungibile solo dal mare: un luogo senza tempo dove gli unici mezzi di trasporto sono i piedi ed un asino.
Il tramonto da Ginostra con un calice di vino sorseggiato al bar Al Ritrovo è uno dei tanti ricordi indelebili di questa vacanza.
L’alternativa è assistere alla Sciara del Fuoco senza la sosta ma sarebbe un peccato perdersi la visita di Ginostra.
“Istruzioni per l’uso”: ci sono numerose agenzie concentrate vicino l’approdo di Scari o lungo il litorale di Ficogrande che organizzano le stesse escursioni. I costi sono gli stessi, non si fanno concorrenza ma nel caso prenotate più tour con la stessa persona potete ottenere un piccolo sconto.
Altro modo per ammirare la potenza di uno dei vulcani più attivi al mondo è la scalata.
Dall’anno scorso a causa della forte eruzione che provocò la morte ad un escursionista è impossibile percorrere tutti i suoi 950 metri sul livello del mare. Oggi è possibile arrivare solo a metà a circa 450 metri sul livello del mare.
Per chi volesse fare anche il trekking anche in questo caso due le soluzioni.
Si può intraprendere una camminata fin dove è permesso partendo dalla stradina adiacente alla farmacia in Piazza San Vincenzo o prenotare tramite il vostro hotel o direttamente al ristorante una cena all’osservatorio con la possibilità di usufruire di una navetta gratuita che porta fino al locale e da lì percorrere l’altra metà del percorso a piedi. Da fare assolutamente all’ora del tramonto.
Se scendete quando cala il buio non dimenticate la torcia.
Altro must da non perdere è la visita di Ginostra di cui vi ho già raccontato.
E poi c’è il classico… il giro dell’isola che può essere effettuato sia di mattina che di pomeriggio con diverse soste per il bagno fino all’ultima, la più bella quella di Strombolicchio che narra una leggenda sia stato il tappo dello Stromboli che durante una violenta eruzione fu lanciato in mare.
Le spiagge e i lidi a Stromboli
A Stromboli le spiagge di origine vulcanica nere come la pece sono per lo più non attrezzate.
In questo caso la soluzione è quella “selvaggia” della serie telo in spiaggia o in alternativa si può optare per piccoli lidi attrezzati. Questioni di gusto e ammettiamo pure d’età.
Non è difficile individuare tutte le spiagge, l’isola è piccola ma io vi elenco le più accessibili ed importanti- praticamente tutte-.
Forgia Vecchia, Scauri, Punta Lena, Piscità e Ficogrande sono le spiagge di Stromboli, tutte bellissime assolutamente da visitare magari alternando “scomodità” e “agi”.
Credetemi dopo qualche ora sulla spiaggia bollente perchè la sabbia a causa del suo colore nero sotto il sole bollente raggiunge temperature da ustione un lettino è ciò che desideri di più.
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La spiaggia più grande è Ficogrande dove ci sono anche alcuni lidi attrezzati con lettini ed ombrelloni.
Il mio preferito?
Arena Vulgaris, un piccolo lido a conduzione familiare gestito da Ciro e la sua deliziosa moglie. Quello che mi piace è la sua posizione appartata con pochi lettini dove silenzio e relax è quasi una regola accettata da tutti.
Ciro e Daniela sono “padroni di casa” deliziosi che ti mettono a tua agio facendoti sembrare più una vecchia amica che un’ospite della struttura coccolandoti in mille modi compreso la possibilità di ordinare il “pranzo” a mare.
Il lido si trova a circa 500 metri dopo sulla destra partendo dall’ hotel Ossidiana ed è contrassegnato da un piccolo cartello color rosso (vedi foto).
Dove mangiare a Stromboli
Devo confessare, probabilmente perchè sono abbastanza esigente che tra tutti i ristoranti provati non c’è ne uno che mi sento di consigliare caldamente. Complessivamente non ho mangiato male ma nessuno mi ha lasciato un ricordo speciale.
Qui vi elenco i maggiori ristoranti dell’ isola con un mia opinione
Numero uno l’osservatorio per la sua posizione strepitosa. Mangiare con vista sul vulcano al buio illuminati solo dalle candele è un’emozione straordinaria. Consigliato? Assolutamente si.
Per una buona pizza, Da Giovanni una vera pizza napoletana doc come il titolare.
Punta Lena: pareri discordanti. A me non ha convinto.
Le Terrazze di Eolo: è il ristorante che da un punto di vista culinario mi è piaciuto di più.
Non sono stata da Luciano che a detta di tanti si mangia bene. Peccato sarà per la prossima volta.
Una buona granita? Al Malandrino.
Dove dormire
Abbiamo soggiornato alla Sirenetta un piccolo hotel in stile eoliano con piscina affacciato sulla spiaggia con vista su Strombolicchio, lo consiglio.
Esperienze insolite
Una delle esperienze che ricorderò con enorme piacere è stata la visita e la conoscenza dello scultore Salvatore Russo, l’anima creativa di Stromboli- presto un post.
Salvatore mi ha aperto le porte di casa sua per raccontarmi la storia della sua vita e mostrato le sue meravigliose opere d’arte.
Per chi volesse vivere quest’esperienza basta contattarlo tramite la sua pagina facebook Le pietre di Stromboli e con tatto e delicatezza chiedere se è possibile ammirare le sue sculture.
Sarà un incontro memorabile che vi lascerà il segno così come quest’isola che mi auguro riuscirà, a conservare nel tempo questa sua speciale magia.
Erminia
Avendo visitato altre isole siciliane, mi sento di poter dire che Stromboli ha un fascino unico. La presenza del vulcano attivo, oltre ad offrire al turista itinerari vari e non solo incentrati sul mare, dona all’isola un alone di mistero. Quest’isola ti attrae e ti affascina. Ho apprezzato la sua dimensione a misura d’uomo, i suoi vicoli bui, il cielo stellato, l’attesa delle eruzioni dinanzi la sciara e dall’osservatorio, il mare trasparente con il fondale nero, la sabbia nera e rovente ed il contrasto tra le case bianche in stile Eoliano ed i rampicanti pieni di fiori dai colori più svariati.
Spero proprio di tornarci.
Deb di Valentino
Magica Stromboli… è uno dei luoghi che ti ipnotizza, spero di ritornarci presto.