Il castello di Lombardia ad Enna l'ombelico della Sicilia
Sicilia

Due giorni ad Enna,l’ombelico della Sicilia

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30/06/2019

Se Delfi è l’ombelico del mondo Enna è l’ombelico della Sicilia.

Non tutti sanno,infatti che il poeta greco Callimaco la definì così per la sua posizione al centro dell’Isola.

Oggi vi racconto il mio week-end,i miei due giorni ad Enna.

Non vi porto in posti lontani o in luoghi remoti.

Non ci addentriamo in foreste tropicali o ci tuffiamo in mare caraibici ma rimaniamo nella nostra bella Italia,esattamente ad Enna,in Sicilia.

Come molti già sanno,d’estate ho preso l’abitudine di “giocare in casa”e dedicare il mio tempo libero alla scoperta delle meraviglie della mia isola.

L’anno scorso vi ho raccontato le Madonie,quest’anno tocca ad Enna.

Confesso.

Ogni volta che sono stata ad Enna per lavoro o in occasione della Pasqua (molto suggestivi i riti della settimana santa) ho dedicato sempre poco tempo a questa piccola cittadina.

E’ ora di rimediare.

L’occasione di andare ad Enna si è presentata con l’invito a partecipare al festival di sostenibilità ambientale,animale ed alimentare di cui,presto,vi parlerò in un prossimo post.

Mi sono ripromessa che questa volta avrei dedicato parte del mio tempo ad esplorare Enna.

Uno scorcio lungo il corso principale del centro storico di Enna

Ho scoperto,inaspettatamente gioielli architettonici di grande bellezza ed un luogo dove,ancora,si può assaporare il calore e la gentilezza del popolo siciliano.

Dove è possibile,cosi come mi è successo,entrare in un panificio ed essere intrattenuti da una deliziosa ragazza dai racconti sulla storia dei tipici biscotti Mostaccioli che preparano gli ennesi in occasione della processione del 2 luglio della Madonna della Visitazione.

Panificio Spalletta ad Enna con i biscotti Mostaccioli

La storia si perde nella notte dei tempi ma la più recente risale al XVII secolo quando il Priore Grimaldi Petroso promise di ricompensare i “nudi”(i confrati della Madonna della Visitazione)  con 350 litri di vino  e un Mostacciolo da 250 grammi, a patto che portassero la Madonna con vesti meno succinte.

Sofia mi ha fatto assaggiare questi biscotti dal sapore semplice preparati con una farina siciliana pregiata la Majorca (non la conoscevo)impastati con il miele.

Ammetto,deliziosi.

Se siete ad Enna fate un salto al panificio Spalletta dove Sofia vi accoglierà con un sorriso e vi rapirà con miti e leggende della sua città.

Enna è anche questo.

La riscoperta di sapori antichi e tradizioni millenarie.

Il mio primo giorno ad Enna,oltre a partecipare alle diverse iniziative del Festival l’ho dedicato alla visita dei luoghi storici.

Dopo una ricca colazione,in viaggio è un “must”,visita alla Torre Federico II,che sembra,non è certo, sia stata costruita per volontà di Federico II, il quale aveva in mente di usarla come residenza estiva durante i suoi viaggi in Sicilia. 

L'interno con installazione della torre di Federico IIcie In

Al suo interno, si trovano due sale poste su due piani collegate da una scala a chiocciola.

Spero di aver smaltito la mia colazione salendo i 100 scalini per arrivare all’ultimo piano della torre.

La fatica è stata ricompensata da un panorama incredibile.

Se non ci fosse stata foschia,avrei potuto scorgere il mar Mediterraneo, Jonio, Tirreno e l’Etna.

Invece mi sono “accontentata” di questo panorama…………

Il panorama dalla Torre di Federico II

Un’altro simbolo di Enna è il Castello di Lombardia,una fortezza che si erge nel punto più elevato della città.

Il Castello di Lombardia di Enna

Anche qui,così come dalla Torre di Federico II si svela ai miei occhi un panorama mozzafiato che mi fa riflettere quanto sia straordinaria la Sicilia tanto da mormorare

 “Bedda la mia Sicilia”.

Scusate questo accenno di patriottismo ma sono orgogliosa di questa terra tanto bella quanto martoriata.

Ma torniamo a noi….un’informazione pratica per la visita sia al Castello che alla Torre.

L’ingresso è gratuito.

Per maggiori informazioni consultate il sito della provincia di Enna.   

La mia visita del centro storico si conclude con il Sacrario ai caduti di Enna.Non sono riuscita ad entrare perchè era chiuso.

Sacrario ai caduti di Enna

Concludo il mio primo giorno con la visita del Duomo di Enna.Non ho fotografie perchè all’esterno era tutto “impacchettato”per restauro mentre l’interno,particolarmente buio,non mi ha ispirato a scattare foto.

Ed il secondo giorno?

Il capolavoro.

A pochi chilometri da Enna la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina a cui dedicherò un post.

Mi sono innamorata di questo posto.

I suoi mosaici sono come delle foto che ci raccontano storie del passato.

Bellissimo! 

Non mi sono fatta mancare nulla in due giorni ad Enna.

Un viaggio all’insegna della storia,gastronomia e calore umano ha reso il mio soggiorno speciale.

Dimenticavo la Street Art.

Sono riuscita,casualmente,a “scovare” un bellissimo murales.

Murales ad Enna

BUONO A SAPERSI

Come arrivare e come muoversi:

Il mezzo più comodo è l’auto. Il consiglio è parcheggiare l’auto e muoversi a piedi.

Il centro storico è piccolo e si può visitare facilmente a piedi.

Non è impossibile trovare parcheggio free come l’Area Parcheggio vicina al centro storico.

In alternativa. il parcheggio Piazza Umberto I,centralissimo ma a pagamento.

Enna si può raggiungere anche in treno o in bus. Riguardo i bus è bene sapere che lasciano ad Enna bassa (la parte moderna).

Dove dormire:

Ho soggiornato in un piccolo bed & breakfast che mi sento di consigliare vicino la Torre Federico II, il b&b San Sebastiano,distante a piedi, pochi chilometri dal centro.

Dove mangiare :

Pinocchio,un ristorante che soddisfa tutte le esigenze. Pepara,anche piatti vegani.

Per una pausa veloce o per un delizioso dolce il centralissimo Bar dell’angolo.

Vi consiglio le famose cassatelle di Agira delle piccole mezzelune preparate con pasta frolla, spolverate di zucchero a velo con un ripieno di un impasto di cacao, mandorle tritate, farina di ceci, zucchero e scorza di limone essiccata, con eventuale aggiunta di cannella.

In questo bar trovate anche dolce e salato  vegan e gluten free.

E voi avete mai visitato Enna? Vi attrae l’idea?

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