Chef per un giorno, un’esperienza diversa per scoprire Palermo
Scoprire una Palermo diversa,fuori dai soliti percorsi turistici,viaggiando nella storia e nel gusto è stato possibile partecipando a “Chef per un giorno.
La cucina dei Monsù”,un’iniziativa interessante di cui vi racconterò in questo post.Faccio una premessa,mi piace,che sia in giro per il mondo o
dietro l”angolo” vivere esperienze diverse che mi danno la possibilità di immergermi realmente nell’anima di un luogo.Per questa mia fissa,sono sempre a
“caccia” di esperienze nuove ed originali che possano soddisfare la mia sete di curiosità e di bellezza.
A Zanzibar,per esempio,ho partecipato ad un Corso di cucina a Stone Town trascorrendo una serata spassosissima o in Venezuela ho dormito sotto le
stelle in un’amaca con gli indigeni ai piedi del Salto Angel.Vivere esperienze, oltre visitare luoghi mi riempie di gioia.Oggi non vi porto in terre lontane ma vi
racconto la mia città.Non la Palermo,la più nota,delle sue incantevoli chiese,dei sontuosi palazzi nobiliari o degli splendidi edifici arabo-
normanni.Vi svelo quella meno conosciuta,una Palermo insolita,quella della periferia,”lontana”dal centro storico ma,altrettanto
meritevole di essere scoperta.Con un pizzico di fantasia facciamo un viaggio indietro nel tempo.
L’iniziativa “Chef per un giorno.La cucina dei Monsù”
Un viaggio sensoriale dove storia,cultura e cibo della cucina dei nobili siciliani al tempo dei Borboni,preparata dai Monsù,i cuochi di casata,di origine
francese,si mescolano per offrire un’esperienza unica e-a mio avviso- veramente originale.
La cucina dei Monsù: chi erano
La presenza dei Monsù ha origine dal matrimonio,nel 1768 tra Ferdinando I di Borbone e Maria Carolina d’Austria.Infatti, fu proprio Carolina che introdusse a
corte i Monsù,cuochi francesi simbolo di eleganza e raffinatezza.
Da allora,nei palazzi nobiliari non poteva mancare un cuoco francese,con il titolo di Monsù,termine che derivava dalla
fusione di “Monsier le chef”-“Maestro di Cucina”-.Inizialmente chiamato Monsieur, perché il nome francese
donava prestigio venne poi storpiato in Monsù. I Monsù rielaborarono dei piatti francesi utilizzando prodotti tipici della tradizione isolana dando vita a dei
piatti ancora presenti nelle nostre tavole che hanno reso famosa la cucina siciliana nel mondo, .
La mia esperienza
La mia sveglia suona presto.L’appuntamento è al Capo,mercato storico di Palermo,un tripudio di suoni e colori.
Capitanati dallo chef e dal team organizzativo,reperiamo gli ingredienti delle ricette del Monsù che utilizzeremo per lo show-cooking.
Non mancano le chiacchiere con i locali.
Apprendo con mio stupore l’origine di alcuni piatti siciliani.
Mangio da quando ero bambina le sarde a beccafico ma non ho mai saputo la storia.
Un simpatico e ciarliero venditore di pesce mi racconta che la ricetta delle sarde a beccafico ha origine da una ricetta della nobiltà palermitana a base
di cacciagione. I beccafichi erano volatili che venivano consumati imbottiti dalle loro stesse viscere.Il popolo non poteva permettersi questa ricetta per
cui utilizzarono,invece le sarde,ingrediente povero che imbottivano con la mollica di pane,l’uvetta e i pinoli,un seme dai mille
benefici.Oltre le chiacchiere e la spesa,ci fermiamo per una pausa da Dainotti’s,(ha vinto la la sfida di “4 Ristoranti” di Borghese)per gustare lo street food.
Certo erano le 9,30,ma non si può resistere alle panelle e crocchè ,una vera delizia.
Terminata la spesa al mercato,abbiamo preso il bus per il tour delle dimore settecentesche della Piana dei Colli,una zona immersa nel verde scelta
dai nobili per la villeggiatura,una moda che si stava affermando tra il settecento e l’ottocento.
I nobili,infatti si ritiravano in campagna nelle loro dimore di lusso,simbolo di potere e prestigio per oziare e fuggire dalla calura estiva.
Dopo aver visitato ammirato lo stile orientale della Real Casina Cinese,le terrazze maiolicate della Villa Alliata Cardillo,i sontuosi interni di Villa Niscemi
abbiamo concluso il tour a Villa Riso per uno show-cooking incentrato sulle ricette del Monsù.
Abbiamo cucinato,scoperto i segreti e la storia di queste antiche ricette ed infine pranzato tutti insieme.Una giornata veramente divertente che consiglio
assolutamente.
Buono a sapersi
Per restare aggiornati sui prossimi appuntamenti di Chef per un giorno ed altre iniziative consultate il loro sito Korai o la loro pagina in fb.
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