Galleria Campari di Milano una visita alla scoperta dell’affascinante mondo Red Passion fra architettura, marketing, comunicazione pubblicitaria ed oggetti di design.
La mia “passion” è quella di esplorare luoghi insoliti quelli lontani dai classici circuiti turistici:la Galleria Campari di Milano è uno di questi.
Scoperto l’esistenza di questo posto ho inserito la Galleria Campari, insieme al percorso Dialogo nel buio, assolutamente da non perdere.
Nell'articolo
Ma cosa è la Galleria Campari
Una visita alla suggestiva Galleria Campari di Milano è un racconto di sogni, visioni ed intuizioni che profuma di spezie e narra la storia del costume italiano degli ultimi 100 anni.
E’ un viaggio, un percorso tra arte, design e comunicazione pubblicitaria attorno al mondo Campari ma non solo.
E’, anche una testimonianza dell’ingegno e della capacità di rinnovamento della famiglia Campari dal suo capostipite fino ai giorni nostri.
Una storia di un uomo “partito da zero” che ha contribuito, grazie ad una passione, a scrivere una delle pagine più brillanti del panorama imprenditoriale italiano.
Storia
L’uomo è Gaspare ed il suo destino era quello di fare l’agricoltore come i genitori ma lui aveva altri progetti.
Lascia la famiglia e si trasferisce a Torino per rincorrere i suoi sogni, quello di creare liquori.
Impara il mestiere di liquorista, lascia la città ed apre a Novara il caffè dell’amicizia.Ma non si ferma, lui desidera di più e si trasferisce a Milano ed apre una sua bottega.
Come l’Apprendista stregone di Walt Disney, giorno e notte, miscela, distilla i suoi elisir di erbe aromatiche fino a quando non crea la “pozione magica” che decreterà l’ascesa al successo della famiglia Campari, il Bitter all’uso di Hollandia.
Ma è con Davide Campari, figlio di Gaspare, uomo di aperte vedute che l’attività assumerà connotazioni imprenditoriali.
Nasce l’azienda Davide Campari, una realtà destinata a brillare nel panorama italiano. Da brillante uomo di marketing e di comunicazione trasforma l’azienda.
Apre nel 1867, in Galleria Vittorio Emanuele, il Caffè Camparino un locale destinato a diventare un famoso luogo di incontro di artisti di fama internazionale che si incontrano in questo luogo per sorseggiare un bitter Campari.
Suggella sodalizi importanti con artisti del calibro di Marcello Dudovich o Depero il disegnatore della storica bottiglia -un calice rovesciato-in stile futurista del Campari.
Nel 1904 acquista un edificio a Sesto San Giovanni, una villa neoclassica, detta Casa Alta per costruire la fabbrica dell’azienda Campari attiva fino al 2005.
Dal 2009 l’azienda, grazie agli architetti Botta e Marzorati ha un nuovo volto proiettato verso il futuro.
Della storica sede rimane solo una parte della facciata esterna liberty che gli architetti hanno voluto inglobare e mantenere per creare un legame indissolubile tra il passato ed il presente.
Nel 2010, in occasione dei 150 anni di vita dell’azienda, si inaugura la Galleria Campari, testimonianza del connubio storico tra il brand Campari e la sua comunicazione espressa attraverso arte e design.
La mia visita alla Galleria Campari
Se dovessi rappresentare la mia visita alla Galleria Campari, quello che mi viene in mente è un’esplosione di colore che si svela prepotentemente solo all’interno. All’esterno domina un rosso mattone.
Tutto il complesso – uffici ed unità immobiliari comprese- è dominato da questo colore molto diffuso a Sesto scelto come spiega la guida dagli architetti per sottolineare l’interazione tra l’architettura e luogo.
Dopo una breve visita degli spazi interni, l’Agorà, le unità immobiliari ed il parco con il ristorante Campari si arriva al momento clou.
Il percorso della Galleria Campari si snoda attraverso due sale.
La prima, al piano terra è dedicata alla storia del brand e rappresanta, attraverso lo stretto legame dell’ azienda con l’ arte e pubblicità.
Video-wall con i caroselli dagli anni 50 fino agli anni 70, manifesti d’epoca, grafiche pubblicitarie testimoniano, infatti la volontà dell’azienda di associare da sempre il proprio brand all’arte e al design.
L’altra sala, al secondo piano, protagonista assoluto è tutto il mondo che gira intorno al prodotto ed il colore rosso passion avvolge il visitatore e lo immerge in un’esperienza sensoriale unica.
Bicchieri, shaker, bottiglie da bar ed oggetti di merchandising fino alle iconiche bottigliette di Depero animano questo spazio.
Buono a sapersi
La Galleria Campari di Milano è aperta dal martedi al venerdi.
L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione – obbligatoriamente – tramite mail galleria@campari.com
Il percorso dura circa un’ora e mezza.
Per maggiori informazioni consultate www.campari.com/it
Conoscevate la Galleria Campari? Cosa pensate di questo luogo?