Penna, carta e calamaio, è il momento di annotarvi qualche consiglio di Riparto da un viaggio.

Una mini guida per scoprire la meravigliosa Valle del Cocora.

Come raggiungere la Valle di Cocora

Dalla piazza principale di Salento in jeep, le Willies. 

Le willies partono quando si riempiono. Dal mattino presto fino alle 11,30/12,00 in piazza ci sono willies pronte a partire. Il costo è di circa 4000 pesetas a tratta.

Per il ritorno è lo stesso. Concluso il trekking troverete le willies per tornare a Salento. Il tragitto per arrivare all’entrata del parco è breve, circa 30 minuti.

Il trekking

Il trekking può essere effettuato a piedi da soli o a cavallo con guida. Noi abbiamo scelto la seconda opzione.

Il percorso a piedi può essere effettuato in due direzioni.

Iniziare dalla valle con le palme da cera e proseguire per la foresta nebulosa o al contrario. Noi abbiamo scelto quest’ultima soluzione.

Prima la foresta nebulosa e poi la valle. Il percorso inizia con una piacevole passeggiata in un fondovalle che diventa gradualmente quando ci si addentra nel fitto bosco nebuloso sempre più impegnativo. 

 

Ma tutte le difficoltà ponticelli di legno traballanti e scivolosi,eventuali piogge, fango e nebbia sono ampiamente ripagate dalla bellezza del luogo.

La valle di cocora con le sue palme da cera è uno spettacolo della natura incredibile.

Alzare gli occhi al cielo ed ammirare queste palme alte 70 metri con il loro tronco lungo e flessuoso regala emozioni indescrivibili.

Buono a sapersi

Una dritta: il trekking è alla portata di tutti ma per chi non se la sente o si scoraggia dalle condizioni climatiche c’è una soluzione: rinunciare al sentiero di Acaime il più impegnativo e percorrere solo il  fondovalle e poi risalire la montagna e da lì godere lo spettacolo unico delle palme da cera.

Una curiosità: in passato gli indigeni estraevano la cera e creavano i gioielli con la tecnica a cera “persa”, una tecnica utilizzata ancora oggi .

Il costo per accedere alla valle di Cocora è di 3.000 pesos.

Prima di intraprendere la camminata c’è un piccolo chiosco dove consiglio di assaggiare il “canelazo”, una bibita alcolica calda consumata dagli abitanti delle ande a base di cannella, aguardiente e zucchero. E’ buona e regala una sferzata di energia per affrontare l’escursione.

Il percorso dura circa 5 ore e può essere definito di difficoltà medio- facile. 

Il tempo è “capriccioso” estremamente variabile capita spesso che piova.

Necessario, quindi attrezzarsi di stivali di gomma che si possono noleggiare nello hostal in cui soggiornate o prima di iniziare il trekking. Non è raro fare questa passeggiata sotto la pioggia e con il fango alle ginocchia….a noi è capitato!

Mi raccomando di non dimenticare un impermeabile.

 

Dopo la camminata tornate a Salento e concludete la giornata con una buona cena. Assaggiate il piatto tipico del luogo, la truecha, la trota. La cucinano in mille maniere. Noi l’abbiamo gustata all’aglio cotta nel latte accompagnata da riso e platano fritto.

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Buonissimo!

Vi aspettavate in Colombia un paesaggio che ricorda il nostro Trentino con le palme?