Koyasan: dormire in un tempio buddista
Una delle esperienze più straordinarie vissute in Giappone,è stato dormire in un tempio buddista.
Tutto il Giappone è ricco di monasteri buddisti dove si può dormire.
L’area più conosciuta è quella del Monte Koya,sopratutto per il più grande cimitero buddista del paese,l’Oku-no-in.
Il cimitero di l’Oku-no-in è stata la ragione principale che mi ha condotto sul Monte Koya.
Volevo visitare questo straordinario luogo,davvero magico.
Leggendo e documentandomi ho scoperto che c’era la possibilità di dormire in un tempio buddista.
Non potevo lasciarmi sfuggire questa esperienza e non condividerla con voi arricchendola di qualche informazione utile.
Da Kyoto abbiamo preso un treno per Osaka e da lì un altro treno fino alla stazione di Gokurakubashi (tempo circa 3 ore).
Dalla stazione di Gokurakubashi parte la funicolare rossa e bianca che in poco meno di 10 minuti arriva a Koysan o Monte Koya.
Un piccolo bus ti porta al tempio;il nostro,il Shojoshin-in è immerso in meravigliosi giardini zen,circondato da un laghetto.
Koysan è una cittadina sonnolenta,fuori dal tempo,che conquista immediatamente per la sua pace e serenità.
Con le pantofole,fornite dal tempio,varchiamo la soglia e la sensazione è quella di oltrepassare la porta di un mondo a me sconosciuto.
L’atmosfera è surreale densa di spiritualità.
Un monaco ci dà il benvenuto,ci illustra le regole del tempio e ci accompagna nella nostra camera dallo stile semplice ed essenziale.
Vige la regola del silenzio,i pasti sono rigorosamente vegani e la partecipazione alla preghiera è obbligatoria.
Niente letti e pochi mobili.
Un tavolino basso dove consumare la cena,seduti per terra ed un armadio dove riporre i futon.
I nostri futon sono già posizionati sul pavimento in tatami.
Alle 17,praticamente di pomeriggio,si presenta un monaco con un sorriso dolcissimo che ci serve la cena in camera.
La colazione,invece,si svolgerà in un’area comune alle 6,dopo la cerimonia,insieme ai monaci.
La cucina vegana,la Shōjin Ryōri ,viene servita in piccole ciotole decorate e prevede,essenzialmente, tofu, soia,zuppe, tempura, alghe riso e verdure giapponesi.
Certamente non è per tutti i palati, sopratutto consumata alle 6 di mattina,ma è un esperienza sensoriale,assolutamente da provare.
E’ arrivato il momento clou di questa tappa ,la passeggiata serale del cimitero Oku-no-in.
Decidiamo,accompagnati da una sensazione di timore incomprensibile,di avventurarci da sole.
L’idea,infatti era di visitare questo luogo mistico,anche di sera,quando si illumina da mille lanterne.
E’ stata un esperienza indimenticabile,difficile anche da descrivere,bisogna viverla.
E’ ora di tornare,il silenzio e la pace in cui è immerso il monastero mi invita ad immergermi in un’altra dimensione,provando una sensazione nuova.
Non mi sono mai sentita cosi lontana dal mio mondo e tanto vicina a me stessa.
E’ ora di infilarmi nel mio futon perché alle 5 un monaco busserà alla nostra porta per l’ora della preghiera.
Buono a sapersi
Dormire in un monastero buddista non è una scelta economica anche se esistono diversi standard di templi.
In media,per una notte si spendono dai € 80 ai € 120.
Per prenotare fonti utili sono il sito web Japanese Guest Houses ,Temple Lodging ed anche Booking.Personalmente ho prenotato su Japanese Guest House.Mi sono trovata benissimo.
La maggior parte dei templi non accetta carte di credito.Meglio,quindi portare con sé una scorta di contante.
La via più veloce per raggiungere Koysan è partire dalla stazione Namba o di Shinimamiya di Osaka con il treno della compagnia Nankai Railway.
Da Osaka. prendere un treno fino a Gokurakubashi,la stazione più vicina a Koysan.
Da lì parte la funivia che porta in cima al Monte Koja.Una volta arrivati, si può prendere un bus che lascia al tempio prenotato.
Una pausa per un tè consiglio il Cafè de Lotus, gestito da una simpatica signora.
Tempo di sosta a Koysan: una notte. Koysan si può visitare in mezza giornata.
E per concludere, vi lascio con qualche Travel Tips: informazioni e consigli per scoprire questo affascinante paese.