In Oman con Cristina,un viaggio speciale
Con la mia ospite di “Due chiacchiere e un caffè” oggi parleremo di lei, della sua scelta coraggiosa di cambiare vita e di una destinazione-confesso-che ho nella mia bucket list: l’Oman.
La sua seconda casa.
Non conosco personalmente Cristina, ci siamo conosciute attraverso un “amico comune”, il signor facebook. Ma dalle chiacchierate virtuali che ci siamo scambiate negli ultimi mesi, mi sembra di conoscerla un pò.
Cristina è una persona allegra, gioiosa, un’eccellente fotografa ma soprattutto coraggiosa perchè ha fatto una scelta impegnativa non più giovanissima.
Ma non vi anticipo nulla.
Buona lettura!
Buongiorno Cristina …per cominciare mi piacerebbe sapere qualcosa di te
Buongiorno, mi chiamo Cristina sono nata in un piccolo paesello della provincia di Treviso e fin da ragazza ho sempre amato viaggiare e scoprire nuovi mondi.
A 30 anni mi sono spostata a Padova dove ho vissuto per 17 anni ed ora sono in Oman.
Sono proprio curiosa di sapere come e perché hai deciso di cambiare vita?
Di professione grafica e fotografa, ho deciso di cambiare vita perchè l’azienda dove lavoravo ha chiuso nel 2017…era arrivato il momento di cambiare vita.
Non avendo vincoli famigliari ed essendo una curiosa, ho deciso di mettermi in gioco e ricominciare da zero.
Perchè l’Oman?
Non amo i paesi freddi. La mia idea era quella di trovare un paese ricco, caldo e dove avessi potuto trovare lavoro facilmente.
Dopo una lunga ricerca la scelta è ricaduta sui Paesi del Golfo, in particolare Doha e Bahrein, dove i fotografi e i grafici sono abbastanza richiesti.
Non volevo, però vivere in una città troppo moderna così, ho optato per l’Oman.
L’Oman è un Paese ricco ma ancora legato alle tradizioni, non ci sono palazzoni di vetro come a Dubai, e la vita qui è ancora genuina e scorre a ritmo lento come piace a me.
Quando hai deciso di “ stravolgere” la tua vita hai mai avuto ripensamenti,dubbi o incertezze?Se si qual’è stata la più grande?
Quando prendo una decisione, sebbene sembri impulsiva agli occhi degli altri, in realtà è una scelta frutto di lunghe riflessioni.
Quando faccio una scelta, difficilmente torno indietro, anzi posso dire di non essere mai tornata sui miei passi fin ad ora.
MI sono innamorata dell’Oman quando sono venuta ad esplorarlo per due mesi e in quel momento ho capito che sarebbe diventata la mia nuova terra.
Ora sono qui e non so per quanto, poichè non uso mai le parole mai o per sempre, ma come dicono qua:” Inshallah” ! Se Dio vuole resterò a lungo.
Hai mai pensato di tornare in Italia?
Per il momento non penso proprio di tornare in Italia.
Non odio l’Italia, anzi la amo, a Padova ci stavo benissimo e la considero tutt’ora una bellissima città dove vivere, ma per mia natura mi sento cittadina del mondo.
Non ho legami con niente, oggi sono qui e domani chissà… spero di scoprire qualche altro posto meraviglioso dove passare altro tempo.
Qual è stata la soddisfazione più grande che hai ottenuto da quando hai deciso di cambiare rotta alla tua vita?E la più cocente?
La soddisfazione più grande è quella di avercela fatta, nonostante sia partita con soli mille euro!
Tutte le mie amiche mi davano della pazza, ma dentro di me sentivo che stavo facendo la scelta giusta e nessuno mi poteva fermare.
C’è stato un momento in cui pensavo che non ce l’avrei fatta, dovevo pagare l’affitto e non avevo i soldi, ma credo nell’Universo e più di una volta ho avuto le prove che se ti fidi andrà tutto bene ed è stato, cosi anche questa volta.
Due giorni prima dello scadere dell’affitto mi sono arrivati dei soldi inaspettati.
Vivo sempre sul filo del rasoio, non alla giornata ma al minuto. La vita è qui ora, non ci si deve preoccupare di quello che sarà domani.
Cosa consiglieresti a chi vorrebbe fare la tua stessa scelta?
Consiglio di credere alle coincidenze, di credere alla vocina che ognuno ha dentro di noi, ascoltate la vostra vera natura, non soffocate il vostro intuito, dategli ascolto e affidatevi a lui.
La cosa più difficile nella vita è sapere cosa vogliamo, una volta che lo abbiamo capito, l’universo ci verrà incontro per aiutarci, per mostrarci la strada e sostenerci.
Che cosa pensi ci voglia per un cambiamento così radicale della propria vita?
Ci vuole curiosità, amore per la vita, fiducia nell’Universo.
La tua vita in Oman da expat com’è? Come si svolge il tuo quotidiano in una terra cosi diversa dalla nostra?
All’inizio ero venuta qui con l’intento di fare la fotografa, ma poi parlando con vari omaniti ho capito che qui la fotografia non era un business interessante.
Qui in Oman conduco una vita semplice, faccio lunghe passeggiate in spiaggia e alla sera esco a cena concludendo la giornata fumando la shisha in spiaggia.
Come è “ vista” una donna occidentale che si trasferisce per vivere e lavorare in Oman?
Qui mi conoscono tutti, mi rispettano perchè sanno che io, per prima rispetto loro e le loro tradizioni. Qui lavoro, collaboro con un tour operator locale l’Arabian beach tourism e coltivo la speranza di riaprire presto un bed& breakfast che avevo qualche tempo fa.
Ti ammiro e ti ringrazio Cristina per aver condiviso con noi un pezzo della tua storia utile per tutti coloro che stanno caldeggiando una decisione di questo tipo.
Ma la nostra chiacchierata non finisce qui perché vorrei che tu ci dessi dei consigli e delle dritte per un viaggio in Oman.
Chiedi mi fa piacere far conoscere questo incantevole paese.
Quando partire per l’Oman?
La stagione migliore per noi occidentali che amiamo fare il bagno, è da Ottobre ad Aprile, questo per quanto riguarda tutto l’Oman, poichè ci sono due climi diversi tra il nord e il sud-ovest del Paese.
Io vivo a Salalah che, in estate interessata dal monsone che soffia dall’India crea un microclima di pioggerellina e nuvole, con una temperatura che si aggira attorno ai 25/28 gradi, mentre nel resto dell’Oman, e dei Paesi del Golfo, supera anche i 50 gradi.
Questo fenomeno fa si che in estate qui sia pieno di turisti arabi che vengono a Salalah per rinfrescarsi.
Inoltre, tutta la regione diventa verdissima con dei panorami che cambiano totalmente rispetto all’inverno.
Da Paese desertico si trasforma in Paese tropicale, molto verde, con palme da cocco,papaya, con cascate e fiumi.
Che tipo di itinerario consiglieresti per chi visita la prima volta l’Oman?
Dipende da quanti giorni si hanno a disposizione.
Per una sola settimana si può optare per un tour nei dintorni di Muscat per visitare i forti e i villaggi famosi per le sorgenti millenarie.
Oppure fare base a Salalah – famosa per le sue spiagge- e fare delle escursioni giornaliere nella regione del Dhofar che comprende uno dei deserti più grandi al mondo, il Rub Al Khali.
Se si hanno a disposizione, almeno 14 giorni si possono fare entrambi gli itinerari, decidendo se scendere da Muscat fino a Salalah in macchina (1000 km) oppure prendere un volo interno con la compagnia low cost Salam air.
E’ un paese sicuro?
L’Oman è considerata la Svizzera d’oriente per la sua tolleranza e neutralità nei confronti degli altri Paesi.
E’ un paese pacifico, uno dei Paesi più sicuri al mondo,soprattutto per le donne che viaggiano da sole
perchè molto rispettate, nessuno si permette di importunare una donna.
Mai tensioni interne, furti, violenze o atti di terrorismo.
Gli omaniti sono discreti, gentili e rispettosi. Ovunque si vada si respira un’aria rilassata e tranquilla.
Gli omaniti sono ospitali?Hai qualche aneddoto da raccontarci?
Gli omaniti sono famosi per la loro generosità e disponibilità. Per farvi capire come sono vi racconto
cosa mi è successo appena arrivata. Una sera ero ad un ristorante e conclusa la cena ho chiesto il conto scoprendo che qualcuno-mai saputo chi fosse – aveva già pagato il conto.
Spesso le donne invitano le turiste ad entrare nelle loro case, offrendo loro tea, halwa, il dolce tradizionale o datteri.
Se camminate per strada e non trovate taxi, ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarvi o a darvi un passaggio.
Una domanda che mi preme farti…sono una curiosa, amo scoprire lati insoliti di un paese. Sapresti suggerire qualche esperienza particolare da fare?
Spesso i locali invitano nelle loro case, non esitate ad entrare, senza nessun timore.
Ricordate di essere in un paese musulmano, quindi vestite in maniera rispettosa, uomini e donne con ginocchia e spalle coperte.
Trascorrere un pomeriggio a casa dei locali sarà un’esperienza che non dimenticherete facilmente.
L’Oman è un paese caro per gli occidentali? Mi potresti dare qualche idea su quanto costa mangiare o dormire?
L’Oman per certi versi è costoso. La moneta, il Rial Omanita è una valuta molto forte: 1 rial corrisponde a 2,30 euro, quindi per noi diventa tutto il doppio.
Mangiare in ristorantini semplici, direi basici ma buoni costa poco.
Il pesce è squisito e costa pochissimo. Ad esempio, un piatto di riso byriani (riso con zafferano, uvetta, cardamomo e cannella) con un pesce grigliato (tipo branzino) si paga sui 2 massimo 3 rial.
Quello che costa tanto sono gli hotel (perchè quasi tutti 4 o 5 stelle) e i tour, perchè le guide turistiche essendo omaniti, hanno lo stipendio conformato al loro tenore di vita.
Ultimamente, sono sorte parecchie strutture con prezzi molto vantaggiosi per chi viaggia in famiglia o in 4.
La cucina. Quali sono i piatti tipici?
Non esiste una cucina omanita vera e propria. E’un insieme di cucine arabe e indiane, poichè fino al 1970 era un Paese molto povero e il cibo maggiormente consumato era solo carne di cammello, riso e datteri.
Da provare sicuramente l’Halwa, il dolce tradizionale a base di grano, zucchero e diverse spezie, il Kawa, il caffè al cardamomo servito con i datteri ed il karak, tea a base di spezie e latte condensato. Gli spiedini di cammello ed il pesce di tutte le grandezze e specie!
Se siete a Salalah non dovete perdervi il cocco bevuto direttamente nel frutto e la papaya, cosi come tutte le spremute di frutta fresca: mango, papaya, avocado, anguria, melograno, limone e menta. Deliziose!
Ed infine concludo chiedendoti delle dritte da vera insider…hotel, ristoranti, luoghi da non perdere, locali che ti senti di segnalare
Non esiste una vita notturna in Oman, non ci sono locali dove si balla e si beve, ad eccezione a Muscat all’interno di grandi alberghi.
In Oman si viene per immergersi nella natura incontaminata e nella vita semplice.
Da vera insider a Salalah, un resort che vi consiglio tra la spiaggia e il sito archeologico Al Balled è l’Anantara, molto costoso ma veramente bello.
Per una cena con buon cibo, buon servizio e prezzi convenienti, consiglio il ristorante libanese Balbeek.
Per tutti coloro che non riescono a rinunciare ad un bicchiere di vino o qualcosa di alcolico consiglio Oasis club, vicino al Porto di Salalah.
Hai un libro che consiglieresti prima della partenza per l’Oman?
Oman profumo del tempo antico di Alessandro Pellegatta, un diario di viaggio nelle viscere di un paese sospeso tra le memorie del passato e le spinte della modernità più audace o Viaggio in Oman di Paolo Luigi Zambon per scoprire un paese che stupirà, anche il più esperto viaggiatore.
Grazie Cristina della bella chiacchierata, spero di venirti a trovare presto.
A me l’Oman ispira e a voi?
Scopri l’Oman attraverso queste straordinarie escursioni. Ecco qualche spunto:
Tour privato dell’ovest di Salalah
Itinerario privato di trekking nella valle di Darbat
Tour privato dell’est di Salalah
Escursione di Nizwa, Birkat Al Mawz e Jabreen
Crociera in dhow ai fiordi di Musandam
Non sei stanco di chiacchiere, leggi anche In Etiopia con Massimo,un paese tutto da scoprire
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alice
buongiorno cristina, articolo ben fatto e molto interessante
stavo pensando ad un soggiorno in oman con il mio compagno la settimana di natale
la tua struttura è disponibile? mi puoi dare il nome? grazie
Deb di Valentino
Salve Alice io sono Debora l’autrice del blog. Ho intervistato Cristina qualche anno fa prima del covid. L’ho contattata per darti questa info ma mi ha detto che l’ha chiuso durante il covid e non l’ha aperto più. Lei abita lì ed ora collabora con un’agenzia. Se vuoi il contatto scrivimi via mailo social e ti dò il contatto.