Africa Arte in viaggio

In Zimbabwe con il libro “All’ombra dell’albero delle salsicce”

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21/09/2020

Mi consigli un libro sull ‘Africa?

Spesso mi sento rivolgere questa domanda perché amo leggere, viaggiare ed ho un debole per l’Africa.

Ci sono tantissimi scrittori illustri che hanno narrato questo bellissimo continente che potrei consigliare.

Gordimer, Blixen, Adichie… oggi, invece vi voglio parlare di un libro che ho da poco terminato di leggere, meno noto ma interessantissimo: “All’ombra delle albero delle salsicce” .

Siamo in Africa Australe, precisamente in Zimbabwe, la salvaguardia e la conservazione della biodiversità animale è il tema centrale di questo libro scritto da Gianni Bauce.

Guida  professionista di safari, scrittore di libri e guide di viaggio per l’Africa, Bauce vive e lavora in Zimbabwe, la sua seconda patria.

Nel suo libro “All’ombra dell’ albero delle salsicce” ci mostra la complessità del tema della conservazione in Zimbabwe, delle sue logiche sociali, economiche e culturali con uno stile scorrevole e semplice da cui traspare la sua profonda sensibilità ed amore per questa terra.

Questo libro è dedicato a te, Anna Patricia, piccolo bocciolo, affinchè il tuo stupore per ogni creatura che si muove, per ogni foglia o fiore che fluttua nella brezza di fronte ai tuoi occhi innocenti ,ti accompagni sempre e ti regali lo stesso entusiasmo che provi ora, con l’augurio che un giorno tu possa seguire le orme di tuo padre nella boscaglia africana facendo meglio di me, ma godendo delle stesse straordinarie emozioni che la natura mi ha regalato. Tu sei il futuro

Un libro che si legge tutto d’un fiato, dove protagonista non è l’ Africa dei meravigliosi tramonti, dei dolci sorrisi dei bambini o dei suoi parchi ma le storie di uomini e donne che hanno lottato, spesso battendo strade alternative, con coraggio e forza per la conservazione e gestione della fauna selvatica.

E’ un libro bellissimo ma durissimo perché descrive l’ Africa che non vorresti mai conoscere, quella della caccia in scatola, del bracconaggio, del commercio clandestino.

Un pugno allo stomaco, una fitta al cuore che svela al lettore delle realtà che pochi conoscono suscitando delle domande nuove sul tema della conservazione.

Terminata la lettura del libro tutte le tue certezze, le tue idee riguarda la conservazione saranno crollate, vacilleranno.

Non ci sarà più bianco e nero ma grigio.

Leggendo, infatti questo libro si comprende che la conservazione della fauna selvatica non è un tema che si esaurisce in “due parole”, è un argomento complesso, controverso.

Bauce racconta in maniera obiettiva le mille sfaccettature della conservazione svelandoci sia gli aspetti più oscuri della conservazione che i progetti sviluppati per salvare la fauna selvatica.

Una delle “pagine” buie e contraddittorie affrontate dall’autore è la caccia al trofeo.

Paradossalmente – scopriamo- che la caccia al trofeo quella legalizzata porta dei benefici perchè permette ai cacciatori professionisti titolari di licenze di mantenere le loro concessioni in un perfetto equilibrio ecologico dove gli animali stanno benissimo e l’ecosistema è in perfetto equilibrio.

Inaccettabile ma necessario perchè, come afferma l’autore, la conservazione dell’ambiente non è una filosofia ma una punizione, il prezzo che il genere umano deve pagare per riparare ciò che ha distrutto negli ultimi due secoli.

A quale prezzo? Quali sacrifici? Quante vite perse?

Questo l’autore lo sa, lo vive sulla sua pelle giorno dopo giorno e lo racconta in questo libro con lucidità suscitando nel lettore una tempesta di emozioni contrastanti: orrore, impotenza, meraviglia, stupore.

Non solo gli aspetti più bui della storia della conservazione in Zimbabwe vengono approfonditi ma nel libro c’è spazio anche storie, progetti di successo, di speranza che hanno permesso al paese di guadagnarsi un primato.

Quello di aver raggiunto più risultati nel campo della conservazione con iniziative brillanti come quella di creare un team di ranger “in rosa”.

Un gruppo di donne reiette sono state reclutate e formate per diventare ranger con dei risultati sorprendenti, mostrando di essere più coraggiose, determinate e  meno propense all’alcolismo.

Vorrei che questo libro fosse letto da tutti perchè racconta un’ Africa che va al di la dei soliti stereotipi.

Non è un semplice oggetto del desiderio, un safari o un tramonto infuocato ma è tanto altro.

E’ un libro che ti segna profondamente perchè, dopo averlo letto, l’ Africa non sarà più la stessa – almeno per me- .

Curiosità: per chi non lo sapesse l’albero delle salsicce è la Kigelia africana, una Bignoniacea.

Detta albero delle salsicce per i suoi frutti la cui forma ricorda quella di grossi salumi.

Se volete sapere di più sulla vita dell’autore vi invito a leggere  Gianni Bauce, la sua vita e il “suo” Zimbabwe

 

 

 

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